Riconoscersi per stare bene con se stessi

Ogni persona tende al proprio miglioramento tendendo in particolarmente all’autorealizzazione.

Per fare questo, esistono due strade, lasciare che ciò accada o fare in modo che io possa ottenerlo. Nei primi anni di vita, soprattutto, quando il bambino è completamente dipendenti dalle situazioni esterne, non può essere ancora in grado di dirigere appieno le proprie scelte, ma col tempo le competenze si sviluppano. Il vero cambiamento potrà così svilupparsi esclusivamente facendo leva sulla realtà interiore, sulla reazione personale agli eventi, ovvero la capacità che ciascuno di noi sente intuitivamente di possedere.

Nonostante il libero arbitrio, acquisito attraverso la consapevole interpretazione della realtà, spesso ci diciamo frasi del tipo: “non ce la faccio, è più forte di me!”, come se ci fossero cause esterne incontrollabili (si veda l’oroscopo e le arti divinatorie). Questo accade perché diviene molto più facile non ascoltare i propri bisogni e riversare le responsabilità su qualcosa di esterno.

Dobbiamo ricordarci che le convinzioni costituiscono la base del carattere. Inevitabilmente, quando queste convinzioni sono sbagliate, i tentativi che si compiono per ricercare autostima e credibilità difficilmente portano a risultati positivi e di crescita. Le convinzioni possono quindi essere un ostacolo non indifferente al miglioramento e all’espressione dei talenti individuali: esse costituiscono una realtà soggettiva che influenza e condiziona la realtà esteriore e quasi sempre il nostro carattere.


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