Ipnosi e tabagismo

La dipendenza da fumo di tabacco è riconosciuta come una condizione patologica, e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha identificato in questa la prima causa evitabile di malattia e di morte. Ogni anno circa tre milioni di persone (8000 ogni giorno) perdono la vita a causa del fumo e la metà dei fumatori muoiono per questo motivo. Sempre secondo l’OMS la riduzione del numero dei fumatori è il più importante intervento che un paese possa promuovere per migliorare la salute dei propri cittadini e nel contempo i conti della spesa sanitaria.

Questi dati sono ormai conosciuti da tutti, ma il fumo continua ad essere presente nella vita di molte persone non solo come dipendenza organica, ma in particolar modo come dipendenza psicologica. In fondo chi fuma è abituato a fumare e molto spesso lo fa come una routine.

L’ipnosi usa lo stesso metodo con cui, il soggetto si avvicina alla sigaretta, per dissuaderlo dal fumarla. Musatti scrive: «L’ipnosi è uno stato particolare della coscienza...». Questo coscienza modificata viene agevolato dal grado di suggestionabilità dell'ipnotizzato. Infatti è importante sottolineare che l'ipnosi-terapia è funzionale solo se il soggetto è motivato ad utilizzarla. Allora nell'ipnosi per smettere di fumare, il paziente viene aiutato a risperimentare le sensazioni provocate dalle prime sigarette, in modo che l'organismo possa rivivere e riconoscere quelle sensazioni e allontanarle autonomamente. In fondo, deve essere tenuto presente che nel fumatore, il tempo è stato in grado di falsare le sensazioni della sigaretta, sottolineando soltanto delle valenze positive molto spesso irreali (rilassamento, scarica, concentrazione...). Allora soltanto nel momento in cui si deciderà che è arrivato il tempo di smettere, attraverso l'ipnosi è possibile aumentare le risorse e la resistenza alla dipendenza (in particolar modo quella psicologica).


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