Essere felici

Quello che accade fuori di noi non è mai il primo responsabile del nostro stato d’animo. Noi viviamo quello che siamo propensi a sentire. Ma la pubblicità, ci dice che cosa può renderci felice: lo smartphone all’avanguardia, la scarpa di moda, il selfie fatto in una località esotica, imponendoci di essere felici per la scelta di qualcuno altro, e facendoci rincorrere modelli che forse non ci appartengono. In realtà la felicità è intima e personale e ognuno di noi può essere veramente felice solo se scopre quello che desidera nel profondo.

Viviamo in un mondo in cui per essere appagati, dobbiamo avere una casa bella, un corpo mozzafiato e una personalità sicura, dobbiamo inoltre essere sempre pronti a lavorare per produrre il più possibile. Siamo cioè diventati la società del "fare" e ci siamo completamente dimenticati di quello che "siamo". Così non c’è da stupirsi se siamo diventati depressi e se sentiamo dentro un vuoto cosmico che cresce sempre di più. Continuiamo a dare molto più valore a ciò che gli altri pensano di noi e ciò che la società ci impone di seguire, che non a quello che siamo e vogliamo veramente. Ci siamo ridotti a pensare che la felicità sia qualcosa da "acquistare" o da "noleggiare"; invece la felicità è “un muscolo”, e per far si che funzioni deve solo essere allenato. E il miglior allenatore è la nostra interiorità, così come il nostro miglior maestro è il nostro ultimo errore.

Allora per tornare ad essere felici bisogna ricominciare a scegliere, permettendosi di amare e di essere amati essendo riconosciuti come portatori di valore. Saper sorridere, dire “grazie" e dare un abbraccio può cambiare la giornata a qualcuno, ma soprattutto, può cambiare l’umore di chi li elargisce.


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