Psiche estiva

La pioggia ha allontana solo momentaneamente l'afa di questi giorni che sta rendono le attività, sia lavorative che ricreative molto più "difficili" del solito. Alcune ricerche hanno mostrato come il tempo metereologico cambia la nostra attività cerebrale: per esempio durante i giorni di pioggia i lavoratori rimangono in ufficio più tempo e sono più rapidi a svolgere i compiti assegnatigli; mentre durante una bella giornata, si tende più facilmente a fantasticare circa attività piacevoli che potremmo svolgere magari all'aria aperta, così che queste fantasie hanno un effetto sensibilmente negativo sulla concentrazione.

La psicologia sostiene quindi che il nostro cervello diviene "pigro" durante le belle giornate e tende ad usare delle scorciatoie di pensiero, a scapito della capacità d'analisi. E’ facile essere d'accordo che d'estate, con le alte temperature e l'alta umidità abbiamo meno energia e meno attenzione.

È importante sottolineare che anche le emozioni sono coinvolte in tutti questi processi, infatti tendiamo ad essere più felici mentre si avvicina l'estate e le giornate si allungano, e più tristi quando il tempo diviene più rigido e le giornate si accorciano. Ma arrivati al pieno dell'estate, quando il caldo è troppo, le cose cambiano, e le performance calano.

Per questo motivo dobbiamo sempre ricordare che le nostre capacità di fare, dipendono da molti fattori e per questo motivo dovremmo essere in grado di capire che cosa ci potrebbe essere utile e in quale momento avere le maggiori risorse per fare attività o scelte importanti.

Conoscere se stessi per permettersi di fare le scelte migliori.


Per maggiori informazioni
roberto.ercolani@psicologoweb.net
0549.887412 – 349.3520327