Fumatore Si, fumantore No

Quante volte questo pensiero è passato nella testa del fumatore, alla stregua di un innamorato che fa passare lentamente un petalo dopo l'altro in attesa del verdetto proposto dal destino?

Ma nello stesso modo, attraverso il quale, possiamo contare il numero dei petali, per poter decidere se iniziare con “m'ama” o con “non m'ama”, dovremmo riuscire a pesare i due piatti che stanno sulla bilancia delle nostre scelte e decidere cosa è più importante per noi: FUMARE o NON FUMARE?

Quali sono gli aspetti che dovrebbero essere presi in considerazione:

Continuare a fumare

  • La sigaretta mi permette di “accendere” la giornata;

  • Quando il lavoro mi opprime posso staccare con una sigaretta;

  • Dopo un lauto pasto, la sigaretta completa il quadro;

  • La sigaretta dopo il caffè è come la panna sopra alle fragole;

  • Quando chiacchiero con gli amici e colleghi mi piace avere una sigaretta tra le mani;

  • Se voglio stare solo con me stesso, allora la sigaretta tiene alla larga gli scocciatori;

  • Non faccio attività fisica;

  • La maggior parte delle persone che sono attorno a me fumano;

Smettere di fumare

  • Il non fumare mi permette di “assaporare” la giornata;

  • Nel momento in cui necessito di una pausa non limito i miei bisogni;

  • Dopo un sontuoso pasto, amo condividere i miei pensieri;

  • “Se il caffè è un piacere se non è buono che piacere è?”;

  • Mi presento ad amici e colleghi in modo solare, fresco e accogliente;

  • Quando voglio stare sollo con me stesso, ho imparato a fare rispettare le mie esigenze;

  • Quando faccio attività fisica ho una migliore resistenza;

  • Le persone che mi rispettano, rispetteranno anche la mia scelta di non fumare.

Queste sono solo alcuni concetti che non vogliono completare il quadro e nemmeno addentrarsi nelle questioni di salute e malattia che spesso viene presa in considerazione solo quando è troppo tardi. Vogliono solo essere stimolo di riflessione verso quella dipendenza che, per definizione, impedisce la libertà di scelta.

Consciamente tutti sanno che la sigaretta fa male. Da qualche anno viene anche scritto a caratteri cubitali su ogni pacchetto. Ma in ogni caso, chi fuma ha imparato a convivere con questo pensiero, perché nella sigaretta trova quel qualcosa che non è riuscito a trovare in niente o in nessun altro.

La gratificazione della propria scelta... La sfida con le autorità... Il legame con il passato... Lo spostamento di alcune necessità ed esigenze sulla sigaretta... Il sostegno che quella sigaretta rappresenta... e il “costo” che a prima vista sembra essere così irrisorio.

Allora perché una persona decide di iniziare a fumare?

Ognuno ha la sua risposta, perché ognuno ha la sua vita e quindi è impossibile trovare una risposta che vada bene per tutti, ma se ci chiediamo perché dovrei decidere di smettere fumare, allora la cosa è più semplice:

PERCHE' VOGLIO ESSERE LIBERO DI SCEGLIERE!

A questa frase, alcuni potrebbero obiettare, che già il fatto di continuare ad essere fumatori, equivale a fare una scelta, ma non è così, perché effettuare una scelta vuole dire avere la possibilità e la capacità di fare anche il suo opposto, quindi essere capaci di dire: per questa settimana non fumo, perché non voglio fumare.

Se ci riesci, se sei capace di non fumare per almeno 7 giorni, allora vuole dire che probabilmente sei libero e vuole dire che tendenzialmente sei tu che decidi cosa fare... Se invece non riesci a non fumare per almeno 7 giorni, allora vuole dire che sei schiavo della dipendenza.

A questo punto sta a te decidere cosa fare. Tenere la dipendenza e conviverci o affrontarla per essere libero di scegliere.

Oggi, i modi per smettere di fumare sono tantissimi e vanno dall'agopuntura al farmaco. Ma non esiste un metodo che non richieda al paziente di mettersi in gioco.

Per smettere di fumare, il primo aiuto deve venire da te, basandolo sulla convinzione di quello che vuoi fare; senza questa convinzione, la dipendenza sarà più forte della volontà.

Questo vuole dire che bisognerà lottare sia con la dipendenza organica che ha una durata limitata nel tempo, sia con la dipendenza psicologica che si protrae per tutta la vita. È proprio quella gestualità, la routine, le abitudini correlate alla sigaretta, che rimangono presenti come un rumore di fondo in tutte quelle occasioni in cui c'è stata l'abitudine a fumare che spesso scoraggia il paziente.

Allora l'intervento attraverso l'ausilio dell'ipnosi, permette al paziente di ri-trovare quelle risorse che sono dentro di se, in modo da poterle utilizzare nel percorso di remissione dalla dipendenza tabagica.

In più, scopo del trattamento ipnotico è quello di rompere il condizionamento che il fumatore ha maturato negli anni (stimolo esterno–sigaretta) e attraverso l'implicazione del soggetto tende ad invertirlo, in modo tale che non ci sia più un vincolo diretto, ma ci sia una presa di coscienza di tutte le sensazioni provate dal paziente.

Se, dopo aver letto questo articolo, ti stai chiedendo chi è che comanda: tu o la sigaretta... prova a non fumare e se non ci riesci, contatta il numero riportato di seguito e fissa un incontro in cui potremo parlare della tua volontà, della tua motivazione e dello stato della tua dipendenza e poi deciderai cosa fare.

Non rimandare, perché ogni giorno in più, vuole dire rafforzare la dipendenza alle sigarette!

Per maggiori informazioni
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