Combattere le tensioni

Quando ci troviamo nel pieno di uno sforzo fisico è normale che la frequenza cardiaca sia alta, così come è normale che il tono muscolare sia teso; quando invece siamo nel letto e vogliamo dormire, questi due indici dovrebbero essere bassi a tal punto che l'entrata nel sonno si sviluppi senza che nemmeno ce ne possiamo rendere conto.

Spesso però, questo non accade. Quante volte ci portiamo nel buio della nostra camera pensieri, tensioni, arrabbiature, malesseri che rendono difficoltoso se non impossibile il recupero notturno? Quando questo accade si attiva una specie di circolo vizioso, per cui la tensione richiama altra tensione aumentando lo stato di malessere e il conseguente malumore. Nessuno è immune al vivere momenti o periodi di vita come quelli descritti, ma importante è che questi periodi non siano troppo lunghi, perché altrimenti il malessere potrebbe generare patologie (depressione, disagio psicosomatico…) passando anche da problematiche relazionali (conflitti relazionali, problemi lavorativi…). Per questo motivo, quando ci si trova in queste condizioni è fondamentale capire che cosa si stia vivendo, cercando di trovare il modo per affrontare il problema.

In psicologia esistono diverse metodologie utili a togliere l'ansia e la tensione. Questi metodi vanno dalle tecniche di rilassamento a quelle di indagine (training autogeno, ipnosi, respiro circolare…), ma nel caso in cui la motivazione sia riconosciuta in un evento traumatico (recente o riferito ad un ricordo non ancora elaborato), la soluzione migliore è però l'E.M.D.R. (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) una tecnica nata in America e oggi riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come terapia d'ecellenza.


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