Innamorarsi...

Quando arriva il momento delle “farfalle nello stomaco” succede qualcosa che difficilmente potrà avere una spiegazione logico-scientifica. Esistono però, ad oggi, alcune teorie che ci possono aiutare a comprendere questa magia. Prima tra tutte è la teoria della “similitudine familiare”, ovvero il fatto che alcune persone ci risultano più familiari di altre, perché assomigliano in alcuni aspetti, ai nostri genitori (ai nostri riferimenti più importanti), e questa somiglianza trasmette sicurezza proprio allo stesso modo di come fanno i nostri genitori. Un’altra teoria è quella della “ammirazione”, cioè del fatto di considerare l’altra persona come meglio di noi, avendo caratteristiche particolari che sentiamo di non avere. Una terza teoria è quella della “corrispondenza”, ovvero lo scegliere una persona con i nostri stessi gusti e valori. La quarta teoria è quella della “chimica”, attraverso la quale (i feromoni) si riesce a far partire tutte quelle sensazioni che sono proprie dell’innamoramento.

Nel valutare l’altro, bisogno però tenere in considerazione anche del fattore “socialità”, ovvero del fatto che l’uomo, per natura, ha bisogno di rispecchiarsi in chi gli sta attorno (somiglianze, contatto visivo, compatibilità…) e quindi difficilmente ci si potrà soffermare su una singola teoria per spiegare la scelta del partner.

Si può però affermare che un rapporto d’amore autentico è quello in cui i due partner si riescono a completare, creando una realtà nuova che consente di superare il singolo essere, sentendosi più forti, capaci, insieme, di superare qualsiasi incertezza, qualsiasi dolore, qualsiasi avventura o tempesta. In due si crea l’unità assoluta.


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