Stare bene con se stessi

Essenziale è partire dal concetto che la causa principale dell’infelicità è data dall'incapacità di apprezzare se stessi per quello che si è. Subito dopo, tra le cause di infelicità, viene l'incapacità di darsi degli obiettivi di miglioramento, non sapendo leggere i diversi bisogni che ognuno di noi ha.

In aiuto di ognuno di noi, ci sono diversi percorsi che vanno da quello individuale a quello di gruppo, ma che hanno come base principale le tecniche di rilassamento. Molto importanti sono gli esercizi contro l'ansia e lo stress dei ritmi quotidiani e del continuo confronto con gli altri. Essendo infatti noi, propensi al miglioramento saremo sempre attenti ad individuare chi è “più” di noi (a livello lavorativo, fisico, affettivo…), spesso accadrà che non useremo questo confronto come stimolo, ma lo vivremo solo come peso. I media, poi, non ci aiutano, poiché tartassano ognuno di noi con messaggi fuorvianti il concetto di bellezza e di prestanza. Può capitare così di sentirci di cattivo umore facendoci influenzare da ciò che pensa la gente e creandoci anche dei profondi sensi di colpa, non vedendoci in gradi di migliorarci.

Tutto questo porta spesso ad un atteggiamento vittimistico che ognuno di noi potrebbe vivere ma che dovremmo essere in grado di abbandonare il prima possibile. Riuscire a fare questo cambiamento è più facile di quello che si pensi, poiché spesso manca solo la volontà di darsi questa possibilità. Per aiutare in questo percorso, ho organizzato con il patrocinio della Segreteria di Stato alla Sanità, un ciclo di incontri dal nome “L'arte di prendersi cura del Sé”: incontri a cadenza mensile non vincolati dalla frequenza, ma basati sulla disponibilità a mettersi in gioco.

Per maggiori informazioni
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